ENERGIA. DOTTORINI (IDV) INCONTRA COMITATI E SCRIVE ALLA PRESIDENTE MARINI: SU BIOMASSE NECESSARIA RIUNIONE DI MAGGIORANZA PER MODIFICARE REGOLAMENTO E CORREGGERE FORZATURE ASSURDE
dal sito http://www.dottorini.com/
"Montecchio-Guardea, Panicale, Marsciano,
Bonsciano, Costano, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Spoleto, Gubbio,
Valfabbrica e Casacastalda si stanno trasformando in focolai di
protesta. Non è con i blitz o pensando di aggirare il confronto con le
popolazioni locali che si risolve l'ostilità che sale da tutta la
regione. Ritirare subito delibera 494"
"E' necessario procedere celermente al ritiro della delibera 494
che deregolamenta il settore delle biomasse per giungere a una revisione
complessiva della materia e delle quote assegnate all'energia prodotta
da biomassa, riattivando così anche le procedure che consentono ai
singoli comuni di individuare le aree non idonee alla realizzazione
degli impianti. Non è con i blitz o pensando di aggirare il confronto
con le popolazioni locali che si risolve l'ostilità che sale da tutta la
regione verso questa modalità di produzione energetica". Con queste
parole il capogruppo regionale Idv Oliviero Dottorini annuncia di aver
incontrato questa mattina una folta delegazione di comitati civici a
difesa dell'ambiente e di aver inviato alla Presidente Catiuscia Marini
la richiesta di una riunione di maggioranza per discutere della delibera
494 adottata dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore
Rometti, senza coinvolgere il Consiglio regionale.
"E' nostra
convinzione - aggiunge Dottorini - che quell'atto non abbia fatto altro
che peggiorare la situazione, introducendo una deregulation
sull'approvvigionamento di biomassa anche extraregionale, almeno per
quanto riguarda gli olii vegetali, e abbassando ancora di più la
distanza degli impianti dalle abitazioni. Ma soprattutto è vivo il
convincimento, che vogliamo augurarci errato, del tentativo di piegare
le regole alle esigenze dei singoli. Questo è grave e si fa sempre più
necessaria una revisione complessiva del regolamento.
Montecchio-Guardea, Panicale, Marsciano, Bonsciano, Costano, Fossato di
Vico, Gualdo Tadino, Spoleto, Gubbio, Valfabbrica e Casacastalda si
stanno trasformando in focolai di protesta. Al di là del merito delle
singole proteste, è evidente che c'è stato un grave problema di
comunicazione e partecipazione. I blitz silenziosi per tentare di
allargare le maglie del regolamento non fanno che avvalorare le paure e
le convinzioni ostili di chi, anche alla luce degli scandali del
passato, vorrebbe far conto su certezze e dialogo e spesso incontra solo
chiusure. Continuiamo a credere che le biomasse, se correttamente
utilizzate, possano costituire una straordinaria occasione per
rispondere all'emergenza climatica e allo sviluppo locale. Ma nel modo
attuale, con un regolamento a maglie così larghe, è difficile continuare
ad annoverarle tra le fonti rinnovabili".
Perugia, 30 luglio 2012
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